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lunedì 23 maggio 2016

FUORI ROTTA


Doveva essere una domenica tranquilla: io sono infortunato ad una spalla da un paio di settimane e, tutti, in famiglia avevamo mille cose da fare.
Ma, dopo aver visto la gara delle Moto GP al Mugello (mannaggia al motore Yamaha), prendiamo una decisione al volo: andiamo a vedere il Falaropo beccolargo (Falaropus fulicarius) di cascina Spinola (ritratta in una foto dell'anno scorso sopra).
Siamo sul posto alle 16, nelle risaie del Vercellese. Sulla stradina che porta alla cascina ci sono già altre macchine. Lei (è una femmina adulta) è lì, nella camera di risaia a bordo strada, vicinissima.
Si fa ammirare alla grandissima, sempre in alimentazione frenetica.
Non ha assolutamente timore: i falaropi, infatti, sono una delle specie più confidenti.
E' il secondo di sempre che vedo, il primo era un individuo nel novembre 2013 sul lago Maggiore, sempre in Piemonte. Ma era un molto più brutto, con il piumaggio non riproduttivo, tutto bianco e grigio.
Lei, invece, è bellissima, in piumaggio riproduttivo praticamente perfetto: predomina il rosso, con la faccia bianca e nera; la base del becco gialla e il dorso con strie nere e gialle.
E' parecchio fuori rotta: le uniche coppie che nidificano in Europa si trovano in Islanda e svernano nell'oceano Atlantico.
 

Ce la gustiamo a lungo, insieme agli altri birders accorsi per la star. 

Intorno a noi, intanto volano un bel numero di Gabbiani comuni, che qui hanno formato una nuova colonia: ci sono, infatti, alcuni nidi occupati con adulti in cova. In caccia sul pelo dell'acqua tanti Mignattini comuni ed, in mezzo a loro, un paio di Mignattini piombati ed un Gabbianello nato lo scorso anno.
Alla fine, appena prima di rientrare a casa sorvolano l'area due Mignattai.








Sabato, per la cronaca, eravamo stati prima nei colli tra Momperone (AL) e Serra del Monte (PV), lungo le tante stradine che salgono tortuose in queste bellissime zone agricole. La giornata è veramente spettacolare, senza una nuvola: con lo sguardo si può spaziare lungo tutte le Alpi, da ovest a est, che svettano lontane sopra la pianura.
Tra canti di Allodole, Tottaville, Strillozzi e Zigoli neri, due splendide Ghiandaie marine volano insieme alla ricerca di un posto dove nidificare: da queste parti alcune coppie si riproducono regolarmente.
Pomeriggio a far bw a Casei Gerola (PV), sotto un sole caldo che lascia il segno sotto forma di una scottatura a forma di tracolla di binocolo sul mio collo.
Le zattere messe dal Parco davanti al capanno sono particolarmente affollate: Sterne comuni e Cavalieri d'Italia sono in cova in spazzi stretti. Le sterne danno spettacolo e occasioni per fotografare:




Tra le anatre sono ricomparse 6 Morette tabaccate che potrebbero nidificare; i Fistioni turchi, invece, dovrebbero avere le femmine in cova.
Di particolare, una Volpoca ed un paio di Pittime reale, forse individui non riproduttori che arrivano ai quartieri di nidificazione in ritardo.
Venerdì partiremo per la Finlandia: al ritorno spero di postare un bel resoconto con tante foto!

lunedì 16 maggio 2016

DAI MIGNATTAI AL PIOVANELLO PETTORALE

Poco dopo mezzogiorno di sabato 14 maggio mi squilla il telefono: "Hai saputo? C'è un Piro piro fulvo alle risaie della cascina Torre Bianca, a pochissimi kilometri da Pavia!" Mi prendo un attimo per assimilare la notizia, ma intanto inizio a sognare.
Il Piro piro fulvo (Tryngites subruficollis) è un limicolo di origine nordamericana, molto raro in Italia.
L'ultima osservazione risale al 2011.
Tuttavia, io sono con la mia famiglia all'oasi LIPU di Torrile, vicino Parma.
Abbiamo già fatto il giro dei vari capanni, ma per il pomeriggio avevamo in programma di girare nelle campagne circostanti per cercare le specie di rapaci che vi nidificano. Ma per una rarità del genere non si può non muoversi.
In mattinata avevamo già osservato specie interessanti. In cima alla lista spiccano 3 meravigliosi Mignattai, di cui due adulti in perfetto abito riproduttivo, con il piumaggio che prende mille sfumature diverse a seconda della luce.
I 3 Mignattai con sfondo di Pettegole
Quasi tutte le specie osservate sono nel pieno della riproduzione. I Cavalieri d'Italia sono in cova e scacciano chiunque invada il territorio. Anche una coppia di Avocette si è riprodotta nell'oasi, un evento abbastanza raro per le acque interne del nord Italia.
La garzaia è in pieno fermento: solo i cenerini hanno già i piccoli, le altre specie stanno ancora covando e trasportano rami per rinforzare il nido.
Airone guardabuoi con "mattoni da costruzione"
Le Sterne comuni sono circa una quarantina e alcune hanno già i piccoli, mentre altre sono in cova e altre ancora si stanno ancora corteggiando. In mezzo a loro svolazzano 9 Mignattini comuni e 3 piombati. Tra le anatre vedo due maschi di Canapiglia e due di Mestolone. Magari hanno le femmine in cova nascoste nelle vicinanze.




In giro anche diverse specie di libellule, tra cui anche questa femmina di Calopterix virgo.









Dopo un fantastico pranzo a base di salumi vari e torta fritta, ci mettiamo in marcia direzione Pavia.
Lungo la strada le info che arrivano non promettono nulla di buono: il fulvo non si fa più vedere, in compenso è comparso un Piovanello pettorale.
Arrivati alla risaia troviamo sul posto un gruppetto di birders e amici alla disperata ricerca dell'americano.
Vediamo subito il pettorale. In Italia avevo osservato questa specie, distribuita in Nord America ed in Siberia, solamente un'unica volta, quando nel 2008 trovai un giovane proprio nell'oasi di Torrile.
Nelle risaie sono presenti anche altri limicoli: una decina di Corrieri grossi, un Gambecchio, un Piovanello pancianera ed un Combattente.
Purtroppo il fulvo è sparito e, all'orizzonte, sembra avvicinarsi anche un temporale.







Tutto il gruppo abbandona il campo e, salutati gli amici, torniamo a casa.